Triglie e non triglia, perché due sono le specie: una nobile di scoglio e una popolare di fango. Entrambe però buonissime e al centro delle attenzioni gastronomiche, fin dall'antichità. Non a caso tanti autori romani ne celebra vano le qualità e il mulo, come lo chiamavano, di grandi dimensioni “spesso veniva comprato da' privati anco Romani à peso di puro argento”, racconta Paolo Giovio nel Cinquecento.
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