Tempo d'estate, tempo di fare vela verso le isole.
Sono migliaia, vicine e lontane, piccole e grandi, affollate e deserte; tutte
incantevoli. Ognuno ha le sue predilezioni, magari mutevoli come il vento e la
luce adriatica. Per l'isulomane, cioè per chi nutre una vera e propria
pericolosa passione per le isole, è difficile sceglierle e anche descriverle.
Forse perché, come scrive Simone Perotti nel suo “Atlante delle isole del
Mediterraneo” (2017, Bompiani; pp.150, 25 €), “un isola ha un senso, non un
significato. Il significato puoi spiegarlo, il senso no, puoi provare a
cercarlo. E, se lo trovi, a renderlo”. Lui che in Mediterraneo naviga da anni e
che tante isole le ha meritate “con la fatica della vela”, ne ha mappate
narrativamente 42, da Las Palomas nel Mare di Alboran, all'estremo ponente dove
le acque mediterranee incontrano quelle atlantiche, fino a Imrali nel Mar di
Marmara, oltre l'oriente mediterraneo, a est dello Stretto dei Dardanelli,
perché “i mari comunicano, e solo gli uomini li vedono separati”. Quella
proposta da Perotti non è una cartografia e una geografia, ma una psicografia
e una geosofia. Declinando la tradizione indigena autraliana di misurare
la terra col canto, “tracceremo confini di spezie, aree urbane di ritmi,
utilizzeremo l'atmosfera di un luogo per definirne l'ampiezza, sostituiremo le
miglia con i ricordi, i metri con le idee, gli ettari con l'armonia”. Insomma
questo Atlante è innanzitutto il caleidoscopio di un insulomane che, a partire
dalla sua esperienza, invita costruire le proprie mappe “conoscendo luoghi,
approdando su coste diverse, parlando con gli uomini che animano quei borghi”.
Non manca comunque anche un certo rigore editoriale, a partire dall'impianto a
due pagine affiancate tipico degli atlanti, con a sinistra una carta nautica
corredata di scala, batimetrie, toponimi e una breve descrizione geografica, e
a destra il testo geosofico. Le carte sono di Marco Zung, disegnate con
cura e parsimonia cromatica, capaci di stimolare la psicografia del
lettore.
...L'articolo completo è oggi, 25 giugno 2018, in edicola sul Corriere Romagna