La vela permette il
ritorno all'antica “realtà del buio, del caldo e del freddo”.
Con questa frase semplice e diretta Robert M. Pircig riassumeva il
senso di una delle sue grandi passioni. Quella per la vela, di certo
meno nota, di quelle per la motocicletta, lo Zen e i viaggi, che gli
diedero fama internazionale, a partire dalla fine degli anni Settanta
del Novecento. Pirsig ci ha lasciato nella primavera scorsa ma a
bordo ci rimangono due suoi libri fondamentali: “Lo Zen e l'arte
della manutenzione della motocicletta” un bestseller pubblicato per
la prima volta nel 1974 e “ Lila: indagine sulla morale”, uscito
nel 1991, dopo un lungo e doloroso silenzio, legato anche alla morte
violenta del figlio che lo aveva accompagnato nel primo viaggio. Se
già nel titolo il libro d'esordio esplicita il mezzo dell'avventura,
nel secondo bisogna almeno leggere la quarta di copertina per capire
che si tratta di una lunga riflessione filosofica fatta durante una
navigazione in barca a vela.
“Secondo me insieme con
la barca noi compriamo lo spazio, il nulla, il vuoto...enormi distese
di acque aperte... e distese di tempo senza scadenze... E' una merce
che vale un sacco di soldi... difficile da trovare in questi tempi”.
Così racconta Fedro, il protagonista del libro, nonché armatore e
comandante, ad altri marinai incontrati lungo la rotta che dal Lago
Superiore lo porterà all'Oceano Atlantico.
...
L'immagine del post è un'omaggio ad Aretè, il Westsail 32 con cui Pisig attraversò l'Oceano Atlantico e con cui navigò per decenni.
L'articolo completo è pubblicato sul mensile BOLINA di settembre 2017