Racconti di isole, venti, vele, nuoto e remi, oltre a qualche idea sul nostro mare quotidiano - Fabio Fiori

mercoledì 20 gennaio 2016

Incontri

Rotta adriatica
Natura e cultura delle due sponde

Venerdì 22 gennaio 2016, ore 21
Circolo Velico Riminese
Via Destra del Porto, 147/A
Rimini (Italia)

Parole come vele, pensieri come barche; attendono venti propizi per lasciare il porto e avventurarsi nell'infinito mare.
(Fabio Fiori, 2008. Abbecedario Adriatico. Natura e cultura delle due sponde. Diabasis Ed.)

L’Adriatico è un piccolo mare solo per chi lo guarda con Google Maps o per chi lo attraversa con un Superfast. Al contrario l’Adriatico è un grande mare per chi lo naviga a vela e per chi lo conosce attraverso gli antichi isolari.
Noi che continuiamo ad andare da una sponda all'altra nella grazia dei venti, sappiamo cosa vivevano i marinai che alzavano vele al terzo. Noi che continuiamo a scrivere il nostro personalissimo portolano, leggiamo con rinnovata passione i resoconti dei cartografi dei secoli passati. Poi attraversando il Canale d’Otranto, abbiamo capito che l’Adriatico è uno dei tanti, diversi, mediterranei, dalle mille sfumature, cromatiche e naturali, linguistiche e culturali. I vorticosi, a volte devastanti, cambiamenti dei paesaggi costieri non hanno mutato la sua specificità geografica, l’essere una profonda insenatura che s’interpone tra due catene montuose, l’italica e la balcanica, tra due coste, una sabbiosa e una rocciosa, tra due acque, di smeraldo e d'indaco. L’Adriatico è un mare duplice per tantissimi altri aspetti, perché qui si scontrano la gelida Bora e il tiepido Scirocco, perché qui si incontrano fittissime nebbie e limpidissimi cieli. L’Adriatico è un mare duplice e difficile, da affrontare e da amare, ma per questo ancor più attraente.  E poi ci sono le mille isole, i cento fari, i tanti porti che fanno del Golfo di Venezia uno dei mari più affascinanti del mondo.
Un mare che sarà insieme il paesaggio e il protagonista di “Rotta adriatica”, il mio personale racconto che proporrò venerdì agli amici del Circolo Velico Riminese.