Dal 2010, racconti di isole, venti, vele, nuoto e remi, oltre a qualche idea sul nostro mare quotidiano. Depuis 2010, des recits d'îles, de vents, de voiles, de natation et d'aviron, ainsi que quelques idées de notre mer quotidienne. Fabio Fiori

mercoledì 22 agosto 2012

Biblioteca di mare e di costa

“Tutte le tempestose passioni dell'umanità, ... sono trascorse come immagini riflesse in uno specchio, senza lasciare traccia sul misterioso volto del mare” Joseph Conrad


Roger Deakin, giornalista e scrittore inglese nato nel 1943 a Watford, non è nuovo a viaggi avventurosi, spesso in luoghi geograficamente vicinissimi ma lontanissimi da un punto di vista esperienziale. Nel 1996 parte da casa nel Suffolk, regione costiera a nordest di Londra, tuffandosi nel fossato che attraversa il suo terreno. Vuole seguire la pioggia, “nel suo errare attraverso la nostra terra per raggiungere il mare”. E poi di lì compie un inusuale periplo della grande isola a nuoto. Sarà l'occasione per accedere a quella parte del nostro mondo che, “come l'oscurità, la nebbia, i boschi e l'alta montagna, conserva ancora una buona parte del suo mistero”. Ma al di là dell'avventura e dei piaceri, con l'autore condividiamo l'idea che il nuoto in ambiente naturale sia oggi una pratica sovversiva che ci permette di “riprendere coscienza di quel che è antico e selvatico ... di uscire dal sentiero battuto e liberarci della versione ufficiale delle cose”. Lui nelle acque inglesi come noi in quelle mediterranee, ogni giorno siamo chiamati a difendere i nostri diritti di liberi nuotatori. Diritti di accesso e di qualità delle acque, diritti civili ed ecologici. Quello di Roger Deakin è anche un viaggio storico e letterario, una riscoperta dei luoghi, delle idee, delle partiche care a Loudon Waiwright III, John Donne, William Cobbett, George Orwell, Georges Borrow, Henry David Thoreau e tanti altri, noti o sconosciuti, accomunati dalla fascinazione per le acque. Nelle sue lunghe nuotate l'autore incontra uomini, piante e animali, abitatori di un eden invisibile nelle frettolose pratiche del quotidiano e negli altrettanto accellerati tempi delle vacanze. Deakin condivide ostinatamente le acque con salmoni, anguille, rane e naiadi, immergendosi ovunque, dove possibile nudo o con una muta, in fiumi, laghi, torrenti, fossati, canali, ruscelli, acquedotti, stagni, pozze e in quel mare che tutto accoglie e circonda, luogo primordiale dove la vita è nata e si rigenera. “Natando virtus” è scritto sulle terme di Ennistone, città fantastica di Iris Murdoch, “Natando virtus” dovremmo scrivere sulle rive delle nostre città d'acqua.
Roger Deakin, 2011. Diario d'acqua. Viaggio a nuoto attraverso la Gran Bretagna. EDT, Torino; pp 394, € 20,00.