Racconti di isole, venti, vele, nuoto e remi, oltre a qualche idea sul nostro mare quotidiano - Fabio Fiori

sabato 30 novembre 2013

Insulomania

ISCHIA

Ci sono isole misteriose, fantastiche, mitiche, deserte o sconosciute; ma, soprattutto in Mediterraneo, ci sono anche isole arcinote, isole che sono entrate nell'immaginario collettivo fin dalla notte dei tempi, il cui primo racconto ci viene addirittura dal padre di tutti i corografi: Odisseo. Potremmo chiamarle iconoisole, fondendo insieme due parole a loro modo affini: icona e isola. Cos’è infatti un'icona se non una piccola immagine che insieme si stacca dallo sfondo e lo caratterizza? Che lo sfondo poi sia un paesaggio geografico o culturale, un dekstop o un mare, poco importa; in tutti i casi l'icona è un'isola che riassume e rappresenta caratteri facilmente riconoscibili.
Iconoisola per eccellenza è Ischia, la più grande e conosciuta delle isole flegree, icona marina, insieme a Capri, del golfo di Napoli. Se è sempre difficile riassumere in una pagina le qualità geografiche, storiche e culturali significative di una qualsiasi isola, diventa impossibile nel caso delle iconoisole. Perciò dovendo inevitabilmente scegliere tra infinite rotte narrative, per Ischia seguiremo quella tracciata dagli scrittori. Il profilo, le cale, gli approdi, le vette, che le parole evocano, lasciando alla fantasia gli spazi sconfinati dei mari antichi, quelli non rimpiccioliti dalle zoomate satellitari, non fissati dalle immagini digitali.
Il suo nome deriverebbe direttamente dal termine latino insūla, attraverso la forma intermedia iscla. Letterario era anche il nome latino dell'isola, Aenaria, che per Plinio derivava dal mitico approdo della flotta di Enea , così come quello greco Pithecussae , legato secondo alcuni al culto di Apollo Pitio, signore indiscusso delle arti, un dio per nascita insulomane , perché nato a Delo.
Ischia è per un poeta francese dell'Ottocento “un'unica montagna a picco sul mare con la candida cima sbrecciata dal fulmine che protende i denti al cielo” . Negli anni Cinquanta del Novecento Elsa Morante scrive che nelle isole flegree, “nei giorni quieti il mare è tenero e fresco e si posa sulla riva come rugiada” . Nei decenni successivi Ischia è non solo lo sfondo, ma la protagonista di due tra gli scrittori contemporanei più acquatici d'Italia: Raffaele La Capria ed Erri De Luca.

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L'articolo completo è pubblicato sul numero di novembre 2013 di BOLINA

mercoledì 20 novembre 2013

Incontri

Sabato 23 novembre, ore 16, il progetto sociale “La fucina delle idee” propone “Un mare di amici”. Un incontro, a cui parteciperò anch'io, sulle tradizioni della marineria locale e una visita guidata al "Museo della piccola pesca e delle conchiglie" di Viserbella di Rimini, "E' Scaion", in via Minguzzi, 7.