Racconti di isole, venti, vele, nuoto e remi, oltre a qualche idea sul nostro mare quotidiano - Fabio Fiori

venerdì 30 ottobre 2015

Notizie

Martedì 3 Novembre 2015, alle ore 18:30,
alla storica Libreria "Il Mare" (Roma - Via del Vantaggio, 19),
Bjorn Larsson incontrerà i lettori.
Sarà un'occasione anche per festeggiare i 40 anni di una libreria che è diventata un punto di riferimento per la cultura del mare in Italia.

Oltre alle iniziative che regolarmente vengono promosse, il loro lavoro è documentato anche dal blog, sempre molto ricco di informazioni, che vi invito a frequentare.

Buon vento!



lunedì 19 ottobre 2015

Storie di mosconi e pattini

Grazie alle immagini dell'Istituto Luce, oggi disponibili anche su YouTube, abbiamo un'ulteriore testimonianza visiva della diffusione di mosconi e pattini in Italia, nella prima metà del Novecento. Una barca semplice, economica e divertente con cui i bagnati di allora, da non confondere con gli spiaggianti di oggi, facevano le prime esperienze di tuffo, di nuoto e di voga. Evviva il moscone! quello di ieri e quello di domani.

Di seguito ho selezionato alcune di queste brevi, festose!, testimonianze.


Pattini sul Tirreno
https://www.youtube.com/watch?v=UguYOczXNeU

https://www.youtube.com/watch?v=UguYOczXNeU

Mosconi sull'Adriatico



lunedì 12 ottobre 2015

Il nostro mare quotidiano

Chi meglio di Riccardo "Dino" Brizzi ha raccontato il nostro mare quotidiano? Quello di ieri, quando la vela era un lavoro e sulla spiaggia c'erano le dune, ma per noi la sua testimonianza è stata importante anche per capire dove mettere la prua oggi.
Sul Corriere Romagna di oggi c'è un mio ricordo di Brizzi, l'omaggio a un maestro. Di seguito trovate la prima parte, mentre il disegno che accompagna questo post è tratto dal suo libro "Quando si navigava con i trabaccoli" (Panozzo Editore, 1999).

Riccardo “Dino” Brizzi se n'è andato nei giorni scorsi. Lo vedo allontanarsi dal porto, da quello di Riccione che tanto ha amato quando era bambino, con una bava da terra, al timone d'un barchèt “in fuga s'al vele fura corne”, riprendendo una delle tante belle espressioni che ha raccolto nella sua lunga vita e ci ha lasciato in preziosi scritti. Brizzi era nato nel 1920 a San Giovanni di Persiceto ma, come ci ricorda in “Quando si navigava con i trabaccoli”, fin da bambino veniva al mare in Romagna. E così ci piace ricordalo, quando in treno con la famiglia andava a Riccione. “Dopo Cesena eravamo tutti in piedi nel corridoio per vedere il mare. La mamma ha detto che il mare si vede dopo Santarcangelo. E' comparso, difatti, fra gli alberi e si sono viste anche le barche che sembravano correre come il treno”. Ecco le barche! quelle a vela naturalmente, la sua grande passione, con cui ha navigato e che ha fotografato, disegnato, studiato, costruito per tutta la vita. “Una vita ormai lunga, trascorsa in una diversa professione [quella del neurochirurgo] che non mi ha mai distolto dall'interesse del mare”, scriveva nel 2002,  in un altro bel libro “Vele al terzo. Attrezzatura, manovre, gente, battelli e vele dal Tavollo al Rubicone”, fortemente voluto da Maria Luisa Stoppioni e pubblicato dal Museo della Regina di Cattolica.

mercoledì 7 ottobre 2015

Il nostro mare quotidiano

Sul numero di ottobre di Bolina troverete una mia lunga intervista a Bjorn Larsson, marinaio e scrittore. Ed è proprio in questa doppia veste che Larsson racconta il suo lungo e appassionante rapporto con il mare, con il suo, con il nostro mare quotidiano. L'intervista riprende e approfondisce alcuni temi trattati da Larsson nel suo ultimo libro "Raccontare il mare", di cui potete leggere anche sul blog una mia recensione.

venerdì 2 ottobre 2015

Biblioteca di mare e di costa

Ci sono libri che, come le barche, non temono il tempo che passa. Anzi! sembrano acquistare sempre maggior fascino, anno dopo anno, lustro dopo lustro. Così è per "I canti del mare nella tradizione popolare italiana", pubblicato da Mursia nel 1980. Un volume ricchissimo di testi di canzoni, attentamente commentate dai due autori A.Virgilio Savona e Michele L. Straniero, etnomusicologi che nell'introduzione evidenziano subito come "il mare è l'elemento mitico nel quale con più evidenza si raccoglie la metafora della nostra memoria collettiva". Una raccolta divisa per regioni, che non poteva che cominciare con la Liguria e il Veneto; un doveroso omaggio alle due più illustri Repubbliche Marinare. E proprio dalla tradizione ligure trascrivo questo breve, straordinario, scioglilingua marinaro che tutti noi dovremmo recitare quando passeggiamo sui moli: "Ao moeo noeo / gh'è noeue na-e noeue, / a ciù noeua de noeue na-e noeue / a n'oeu annà" (Al molo nuovo / ci sono nove navi nuove, / la più nuova delle nove navi nuove / non vuole andare).