I libri non sono solo incredibili strumenti scientifici e culturali, alcuni sono sacri, nell'accezione spirituale o laica, come la Bibbia o il Capitale. Anche tra chi va vela, dai sognati Oceani al quotidiano Adriatico, per passione svincolata dalla dimensione sportiva o motovelica, c'è un libro sacro, che quest'anno festeggia i 50 anni della traduzione italiana: “Un vagabondo dei Mari del Sud” (Ugo Mursia Editore), scritto da Bernard Moitessier e pubblicato per la prima volta in Francia nel 1960. Tradotto da Francesco di Franco che nell'introduzione scrive: “L'immaginazione non potrà mai dare un'idea precisa di Bernard Moitessier, del suo genere di vita, dei suoi sentimenti quasi sempre celati dietro dichiarazioni ufficiali, del suo bisogno di correre mari tempestosi e di andare verso pericoli indescrivibili”.
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L'articolo completo oggi, lunedì 23 dicembre 2019, sul Corriere Romagna
lunedì 23 dicembre 2019
martedì 17 dicembre 2019
Sguardi adriatici
#10 SPALATO
Dopo un estate che non
sembrava voler più finire, è arrivato un autunno violento come non
si ricordava da anni. Le burrasche sono diventate tempeste, le acque
alte aque grandi. Televisioni, radio, giornali e social
scoprono i cambiamenti climatici, banalizzano la complicatissima
relazione tra uomo e natura, dimenticano che solo seimila anni fa il
livello dell'Adriatico era più alto di 4 metri, mentre arrivò ad
essere più basso di 100 metri cinquecentomila anni fa. Ciò non
significa che dobbiamo rassegnarci, al contrario bisogna innanzitutto
consumare meno, molto meno, e riscoprire l'indomita, efficace, micro
e macro operosità della Serenissima. Senza mai dimenticare che se la
Laguna è un delicato artificialia, l'Adriatico è un
altrettanto delicato naturalia, che insieme formano la nostra
preziosissima e amatissima mirabilia quotidiana.
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L'articolo completo su "Sguardi adriatici", Osservatorio Balcani Caucaso
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domenica 8 dicembre 2019
Velabondaggi - Arcipelago Sud di Göteborg
Fin dall'antichità le navi viaggiano anche per terra. Un tempo con grande fatica, oggi con qualche ingegno. Racconta Appollonio Rodio che gli argonauti, nel lunghissimo e avventuroso viaggio di ritorno dalla Colchide, affrontarono tempeste furiose, popoli guerrieri, dei iracondi. .... . Molto più comodamente, ma suscitando lo stesso stupore in chi li vedeva passare, “Lontano, lontano, sempre portando la nave” sul tetto dell'auto, due velabondi hanno raggiunto l'estate scorsa le rive del Kattegatt, mare iperboreo, che s'apre al di là dei 50° nord. ...
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