Racconti di isole, venti, vele, nuoto e remi, oltre a qualche idea sul nostro mare quotidiano - Fabio Fiori

lunedì 31 ottobre 2016

Joshua Slocum, il maestro dei velabondi

In queste settimane sto rileggendo i due libri di Joshua Slocum, pubblicati in Italia nel 1969 da Mursia, nella traduzione di un'altra figura leggendaria della vela: Alex Carozzo.
In omaggio a Slocum, ma anche all'editore e al traduttore italiano, pubblico la copertina della prima edizione e qualche riga della presentazione.

Il capitano Joshua Slocum è stato un precursore, un capostipite: il primo che, solo, in un'imbarcazione relativamente piccola, abbia compiuto il giro del mondo. ... E' un classico della letteratura marinaresca e, per i navigatori a vela, rappresenta una specie di Bibbia. ...
Alex Carozzo propone finalmente al pubblico italiano e specialmente agli appassionati del mare e della vela, una piena conoscenza delle fantastiche imprese di quel personaggio interessante, vivo e pieno di simpatia, che fu il capitano Slocum.

Aggiungo solo che rileggendo oggi i libri di Slocum ho potuto verificare che non sono solo degli ottimi reportage marinareschi, ma sono a tutti gli effetti ascrivibili alla outdoor literature, al pari di quelli del più noto Henry David Thoureau, il "maestro" di Walden.

ps
a breve vi racconterò anche il perché di questa rilettura!

venerdì 28 ottobre 2016

Insulomania

Si inaugura oggi, venerdì 28 ottobre 2016 alle ore 18.30, alla Libreria Internazionale Il Mare di Roma, in via del Vantaggio, 19, la mostra Arcipelago Toscano, un viaggio pittorico tra le sette, meravigliose isole che lo compongono. Negli spazi della storica libreria romana, saranno in mostra fino all'11 novembre 2016 gli acquarelli di Andrea Ambrogio, Lorenzo Dotti e Federico Gemma, i tre artisti che hanno potuto immergersi nelle atmosfere delle isole per restituire attraverso immagini e brevissimi testi tutto il fascino di queste isole. Ogni libro è perciò una graphic novel, in cui il protagonista principale è il paesaggio che, qui come nella maggior parte dei territori italiani, ha anche uno straordinario portato culturale.
La collana, voluta dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano e realizzata con grande cura editoriale da EDT, è insieme un modello di cultura e sostenibilità, perché si tratta di materiali che associano qualità documentale e tutta la longevità dei libri ben fatti, a differenza di tanto materiale "usa e getta".

Nei prossimi mesi tornerò poi a parlare delle singole isole, attraverso alcuni degli acquarelli che compongono questo colorato ciclo pittorico insulare.

domenica 23 ottobre 2016

Grandi vele, grandi storie

E' in edicola BOLINA di ottobre, in cui troverete il racconto de "Il Nuovo Trionfo", uno dei pochi trabaccoli ancora naviganti, che proprio quest'anno compie novant'anni.

Non è facile vivere a lungo per una barca, soprattutto se era da lavoro e a vela, perché il mare e il vento sono implacabili. Inoltre nell’ultimo secolo, i materiali, le tecniche e le finalità sono cambiate rapidamente e così le barche non solo sono naufragate ma sono state anche abbandonate o demolite, complice in Italia una folle legge riguardante il ritiro delle licenze pescherecce.
Perciò assume ancora maggior valore, affettivo e testimoniale, il novantesimo compleanno del trabaccolo Il Nuovo Trionfo, che si festeggia quest’anno. Venne varato infatti nel 1926 a Cattolica, importante centro peschereccio tra le Marche e la Romagna, costruito nel cantiere di Ferdinando Ubalducci. Uno degli ultimi maestri di quell'arte di costruire barche che era “la continuazione e la conclusione … di una storia che iniziò orientativamente nel neolitico” e che vide una svolta decisiva nel Quattrocento, quando si consumò una “rivoluzione nautica”, rimasta per secoli alla base della tradizione adriatica, come scrisse Marco Bonino nel catalogo della mostra “Barche e genti dell'Adriatico. 1400-1900”, una pietra miliare per lo studio della cultura marinaresca.
...
Dal 2008 la barca è di proprietà della  “Compagnia della marineria tradizionale Il Nuovo Trionfo”  che ne ha curato subito un importante restauro e la valorizzazione storica e culturale. Anche in questi mesi la barca è in cantiere per poter felicemente veleggiare verso l'ambizioso traguardo dei 100 anni.


L'articolo completo è pubblicato sul mensile BOLINA di ottobre 2016.

lunedì 17 ottobre 2016

Incontri

Parole, note e opere pittoriche di onde e di venti, sabato scorso a Massa. Le parole erano quelle dei miei libri Anemos e Thalassa, lette con passione da Anna. Le note suggerite da Luca, Nicola e Antonio erano quelle delle loro canzoni, tratte dallo spettacolo Gocce. I quadri esposti erano di Mafalda Pegollo.
Un pomeriggio di luce e racconti, organizzato con passione dall'associazione Briciole a cui va il mio sentito ringraziamento.

mercoledì 12 ottobre 2016

Incontri









Sabato prossimo, 15 ottobre 2016 alle 17,30, sarò a Massa, invitato dal Circolo Briciole, nell'ambito del ciclo di incontri "Un libro da ... vivere", per presentare i miei due libri mediterranei: Anemos e Thalassa.
Dialogherà con me Antonio Bodini, un ecologo appassionato, e verranno presentate delle letture dai due libri, accompagnate da musiche dal vivo.

In omaggio agli amici tirrenici pubblico un breve racconto del più toscano dei venti, il Libeccio, oltre alla bellissima Libecciata di Giovanni Fattori che accompagna questo post.

Vengono da lontano le onde alzate dal Libeccio, che si frangono contro le scogliere di Portovenere, di Punta Mesco e di tutto il Levante ligure. Montano in un canale d’acqua sgombro da terre, di oltre seicento miglia, che si apre tra le grandi isole tirreniche e l’arcipelago delle Baleari.  Questo lunghissimo fetch, anomalo per i brevi spazi mediterranei, permette al Libeccio di alzare onde inusuali, di scatenare violente burrasche. Pericolose Libecciate, di cui ogni marinaio ha ascoltato il racconto o vissuto esperienza.
Libecciate magistralmente dipinte sulle rive toscane da Giovanni Fattori. In un suo celebre olio di piccolo formato, vediamo una spiaggia desolata con alberi e arbusti sferzati dal vento; sullo sfondo un mare in cui il blu ha lasciato il posto ai bianchi e ai grigi della burrasca. Le macchie di colore di Fattori restituiscono quelle di luce, portate al massimo contrasto dalle nuvole spinte dal Libeccio, nel paesaggio costiero livornese. Tutto nella tela, a cominciare dal formato orizzontale, restituisce la selvaggia forza ancestrale delle Libecciate. Nel primo Novecento agli occhi di Giacomo Balla, la furia dello stesso vento, con i suoi effetti sui cieli e sulle acque evoca una vera e propria Futurlibecciata, esplosione di onde, colori e forme.
Il Sudovest è poeticamente narrato da Eugenio Montale, che ne restituisce le tormentate inquietudini. Le vecchie mura de La casa dei doganieri sono battute dal Libeccio, sullo strapiombo della scogliera. Il vento scompiglia l’orientamento della bussola, il calcolo dei dadi, la banderuola del camino, il filo dei ricordi.

Tratto da Anemos. I venti del Mediterraneo (2012; Ed. Mursia)