Racconti di isole, venti, vele, nuoto e remi, oltre a qualche idea sul nostro mare quotidiano - Fabio Fiori

lunedì 25 giugno 2018

Libri di mare e di costa

Tempo d'estate, tempo di fare vela verso le isole.
Sono migliaia, vicine e lontane, piccole e grandi, affollate e deserte; tutte incantevoli. Ognuno ha le sue predilezioni, magari mutevoli come il vento e la luce adriatica. Per l'isulomane, cioè per chi nutre una vera e propria pericolosa passione per le isole, è difficile sceglierle e anche descriverle. Forse perché, come scrive Simone Perotti nel suo “Atlante delle isole del Mediterraneo” (2017, Bompiani; pp.150, 25 €), “un isola ha un senso, non un significato. Il significato puoi spiegarlo, il senso no, puoi provare a cercarlo. E, se lo trovi, a renderlo”. Lui che in Mediterraneo naviga da anni e che tante isole le ha meritate “con la fatica della vela”, ne ha mappate narrativamente 42, da Las Palomas nel Mare di Alboran, all'estremo ponente dove le acque mediterranee incontrano quelle atlantiche, fino a Imrali nel Mar di Marmara, oltre l'oriente mediterraneo, a est dello Stretto dei Dardanelli, perché “i mari comunicano, e solo gli uomini li vedono separati”. Quella proposta da Perotti non è una cartografia e una geografia, ma una psicografia e una geosofia. Declinando la tradizione indigena autraliana di misurare la terra col canto, “tracceremo confini di spezie, aree urbane di ritmi, utilizzeremo l'atmosfera di un luogo per definirne l'ampiezza, sostituiremo le miglia con i ricordi, i metri con le idee, gli ettari con l'armonia”. Insomma questo Atlante è innanzitutto il caleidoscopio di un insulomane che, a partire dalla sua esperienza, invita costruire le proprie mappe “conoscendo luoghi, approdando su coste diverse, parlando con gli uomini che animano quei borghi”. Non manca comunque anche un certo rigore editoriale, a partire dall'impianto a due pagine affiancate tipico degli atlanti, con a sinistra una carta nautica corredata di scala, batimetrie, toponimi e una breve descrizione geografica, e a destra il testo geosofico. Le carte sono di Marco Zung, disegnate con cura e parsimonia cromatica, capaci di stimolare la psicografia del lettore. 
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L'articolo completo è oggi, 25 giugno 2018, in edicola sul Corriere Romagna

martedì 5 giugno 2018

Jacques-Yves Cousteau, un racconto radiofonico

Il mio racconto di Jacques-Yves Cousteau
lunedì 11 giugno 2018, alle ore 14
"L'undici giugno millenovecentodieci nasce Jacques-Yves Cousteau o più semplicemente il Comandante Cousteau. Un “mito d'oggi” potremmo dire citando il famoso libro di Roland Barthes ..."