Racconti di isole, venti, vele, nuoto e remi, oltre a qualche idea sul nostro mare quotidiano - Fabio Fiori

martedì 17 dicembre 2019

Sguardi adriatici

#10 SPALATO

Dopo un estate che non sembrava voler più finire, è arrivato un autunno violento come non si ricordava da anni. Le burrasche sono diventate tempeste, le acque alte aque grandi. Televisioni, radio, giornali e social scoprono i cambiamenti climatici, banalizzano la complicatissima relazione tra uomo e natura, dimenticano che solo seimila anni fa il livello dell'Adriatico era più alto di 4 metri, mentre arrivò ad essere più basso di 100 metri cinquecentomila anni fa. Ciò non significa che dobbiamo rassegnarci, al contrario bisogna innanzitutto consumare meno, molto meno, e riscoprire l'indomita, efficace, micro e macro operosità della Serenissima. Senza mai dimenticare che se la Laguna è un delicato artificialia, l'Adriatico è un altrettanto delicato naturalia, che insieme formano la nostra preziosissima e amatissima mirabilia quotidiana.
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L'articolo completo su "Sguardi adriatici", Osservatorio Balcani Caucaso