Racconti di isole, venti, vele, nuoto e remi, oltre a qualche idea sul nostro mare quotidiano - Fabio Fiori

mercoledì 13 febbraio 2019

Sguardi adriatici

#2 Rijeka/Fiume

La Bora oggi avvicina le due sponde adriatiche. Sono giorni in cui noi italici abbiamo un motivo in più per andare in riva al mare. Ci andiamo per gioire di luci e temperie boreali, di profumi di salmastri e di resine. Sono odori di acque pelagiche e di terre istriane, liburniche e dalmate. Perciò siamo grati alla Bura, un vento che fa veleggiare anche d'inverno le nostre fantasie verso isole e città d'oriente.
Approdo così sul molo longo di Rijeka, un'icona capace di resistere e testimoniare un plurilinguismo resiliente, una toponomastica del vivere. Se in questo 2019 è inevitabile ricordare a un secolo di distanza la controversa avventura dannunziana, meno noto ma molto importante è un altro anniversario: 17 marzo 1719, il giorno della proclamazione dei porti franchi di Trieste e Fiume. Porto franco nel significato di luogo di libero scambio, in cui uno stato favorisce con esenzioni doganali e indipendenza normativa l'arrivo e la partenza di merci e di genti.
... continua ...

ps
L'immagine che accompagna questo post è una cartolina della Posta Magiara di fine Ottocento, quando Fiume era il porto di riferimento dell'Ungheria.