Racconti di isole, venti, vele, nuoto e remi, oltre a qualche idea sul nostro mare quotidiano - Fabio Fiori

venerdì 9 dicembre 2016

Storie di mosconi e pattini

E' in edicola BOLINA di dicembre, in cui troverete la storia del patí de vela o  patí català


I prodotti tipici sono un'indiscussa e apprezzata attrazione turistica, al pari di paesaggi, monumenti e mostre. Ma i prodotti tipici, alimentari e non solo, sono prima di tutto un piacere quotidiano per chi abita in un territorio.
Così è anche per el patí de vela, un piccolo, veloce e divertente catamarano tipico della Catalogna. Tanto che è anche chiamato patí català, una specie di pattino, o moscone che dir si voglia, a vela. A questa barchetta da spiaggia, ormai praticamente estinta in Italia (vedi BOLINA, Novembre 2008), l'accomuna il periodo storico d'origine, l'ambiente e l'uso. Entrambe derivano dal più antico pattino a remi che apparve sul finire dell'Ottocento sulle spiagge per soddisfare le voglie di chi voleva conoscere il mare. Il patí ha però delle caratteristiche tecniche che lo rendono molto diverso, non solo dal pattino, ma in generale da tutti i catamarani.
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Nel 1974 viene invece pubblicato il primo libro interamente dedicato al patì, a firma di Guido Depoorter Lodewyckx. Il lavoro di un appassionato, che descrive tecnica e storia del patì e si apre con un invito “¡Hágase patinista a vela!”, diventa un patinista a vela! Un'incitazione ascoltata, a giudicare dal successo riscosso dal patí de vela in questi ultimi quarant'anni.

L'immagine che accompagna questo post è stata disegnata da François ChevalierNel suo blog troverete tanti altri bellissimi disegni, di barche di ieri e di oggi
http://chevaliertaglang.blogspot.it/

Per saperne di più sul patí de vela, sulla sua storia, sulle regate, sulla tecnica, suggerisco il sito dell'associazione ADIPAV e del Club Pati Vela Barcelona
http://www.adipav.org/
http://www.pativelabarcelona.com/