Ci siamo quasi! Il primo maggio s’inaugurerà l’EXPO 2015, dedicato al cibo, il più noto e apprezzato dei prodotti italiani nel mondo, la più importante delle economie glocali.
E cosa meglio del pesce, nel significato più ampio del termine, rappresenta il cibo per eccellenza di una penisola immersa nel Mediterraneo?
L’Italia, malgrado le tante difficoltà della pesca di questi ultimi anni, rimane un paese di pescatori e di mangiatori di pesce. “Ne facimmo na passione”, canta Paolo Conte. Nei “Venerdì di magro” racconteremo pesci e storie, di ieri e di oggi, certi che la pesca è insieme un’economia e una cultura di cui andare fieri. Una pesca artigianale e sostenibile, l’unica possibile per “nutrire il pianeta”.
Un pesce per l'EXPO: acciuga
Un ricettario ittico non può che cominciare dalla A di acciuga o alice, anche se sulla sponda adriatica lo stesso pesce lo chiamano sardone. Quindi è già al più piccolo, comune e gustoso dei pesci che la lingua italiana rivela la molteplicità culturale di una penisola che non ha solo “cento campanili”, ma anche “cento fari”.
Continua su "Venerdì di magro"
Nessun commento:
Posta un commento