Racconti di isole, venti, vele, nuoto e remi, oltre a qualche idea sul nostro mare quotidiano - Fabio Fiori

lunedì 3 settembre 2012

Incontri


Lerici Legge il Mare - 2012

I venti del Mediterraneo

Incontro con Fabio Fiori autore di Anemos (Mursia).
Introduce Vasco Bardi, Circolo Velico Erix.
Sabato 8 settembre 2012,
ore 12.00 Piazza Garibaldi
ore 14.30 a bordo della goletta Lady Lauren
Lerici (SP)

Ogni volta che issiamo una vela, entriamo a far parte di un mondo antico. Rinnovando un rituale di comunione con il vento, entriamo nell’ánemos del Mediterraneo.
I venti sono testimoni della storia millenaria di civiltà e culture che hanno attraversato il Mare Nostrum. Nei loro nomi e nella loro origine sono racchiusi racconti e leggende che, da sempre, hanno stimolato la letteratura e le arti. Se la Tramontana, gelido vento del nord, e l'Ostro, torrida aria del sud, sembrano aver cancellato l'originario significato delle parole, i loro fratelli, Levante e Ponente, rivelano inequivocabilmente la loro provenienza. Libeccio e Scirocco raccontano invece storie arabe, mentre Maestrale ricorda la grandezza delle città maestre, Venezia e Roma. Insieme compongono il più venerato fiore del marinaio.
Per i greci il vento era ánemos, parola insieme potente, evocativa, inafferrabile, misteriosa e spirituale.
Come in un diario di bordo, in cui le date hanno lasciato il posto agli otto petali della rosa dei venti, ho appuntato le mie esperienze intrecciatesi con i miti e le storie, di ieri e di oggi. Brezze leggere o raffiche violente mi hanno portato su alcune delle infinite rotte mediterranee, tracciate dai figli di Eolo. O, più semplicemente, è la lunga dichiarazione d’amore di un anemofilo, che ha imparato ad ascoltare, annusare e respirare i venti in diversi luoghi e stagioni, camminando lungo le rive o navigando a vela.